mercoledì 27 aprile 2016

Dall'Alaska a New York, in crociera sfidando i mari del Nord

PIU' di un secolo dopo, il "Titanic" ci riprova, sfidando le acque dei mari del Nord. Il prossimo agosto la nave da crociera di lusso Crystal Serenity salperà dall’Alaska in direzione New York, solcando le gelide acque dell’Artico: sarà la prima grande imbarcazione ad affrontare il delicato passaggio a Nord Ovest, che il progressivo scioglimento dei ghiacciai (nel 2015 la calotta polare ha raggiunto il record di riduzione invernale) ha reso transitabile soprattutto in estate, quando la copertura glaciale raggiunge i minimi stagionali. Se finora a seguire la rotta polare che unisce l’Atlantico al Pacifico erano solo navi di piccole dimensioni, l’avventura della Crystal segnerà l’inizio di una nuova stagione. Non senza preoccupazioni: con l’intensificarsi del traffico marittimo nell’area, la guardia costiera canadese e quella statunitense sono già al lavoro per affrontare incidenti e brutte sorprese che le acque capricciose della Groenlandia potrebbero riservare. Il 13 aprile gli ufficiali saranno impegnati nella simulazione di una grande operazione di salvataggio in situazioni complesse, come il naufragio a mille chilometri dal porto più vicino di una nave con molti passeggeri a bordo. 1700, per l’esattezza, tanti quanti ne trasporterà la Crystal, equipaggio compreso.

 Se qualcosa andasse storto, sarebbe un disastro”, ha riferito al Guardian Richard Beneville, sindaco di Nome, in Alaska, una delle cittadine comprese nell’itinerario turistico. “La maggior parte delle navi che passa di qui trasporta al massimo 150, 200 persone. Questa volta sarà molto diverso”. In caso di emergenza, infatti, i soccorsi potrebbero essere ardui non solo in mare, ma anche sulla terraferma. Nei piccoli insediamenti sulla costa lambiti dalle acque del grande Nord, la ricezione telefonica è spesso irregolare (ai passeggeri sarà vietato l’utilizzo dei telefoni cellulari per non intasare le reti degli Inuit), mancano le strade di comunicazione e i paesi che la Crystal toccherà durante la sua traversata non sono al momento preparati ad accogliere un gran numero di persone: l’ospedale di Nome, uno dei centri più popolosi della zona con tremila abitanti, conta in totale diciotto posti letto appena.

Comunque, l’idea di attrezzarsi in vista del turismo è già in cantiere, tanto più che questo villaggio affacciato sul mare di Bering mira a diventare un punto strategico del Nord del Paese: se nel 1990 gli attracchi per le imbarcazioni erano 35, nell’ultimo anno hanno superato le 730 unità. I numeri, per ora, gli danno ragione. Resi possibili dall’assottigliamento dei ghiacci dovuto al riscaldamento climatico, nel braccio di mare compreso tra Stati Uniti e Russia la guardia costiera ha registrato solo nel 2015 ben 540 attraversamenti, il doppio rispetto al 2008, da parte di navi cargo coreane, petroliere russe, chiatte e piccole crociere. E con il loro arrivo sono cresciuti anche i timori delle popolazioni locali, preoccupate non solo per la riduzione del ghiaccio (sempre più fragile e meno sicuro come piattaforma per la pesca), ma anche dai danni ambientali legati allo sversamento in mare di olii, combustibili e materiali inquinanti. Nel 2012 i cacciatori dell’isola di San Lorenzo, nei pressi dello stretto di Bering, trovarono foche e uccelli marini con le piume sporche d’olio; un anno prima i biologi avevano notato una misteriosa malattia che decimava le foche, mentre tra i volatili si diffondeva il colera aviario.

Proprio per garantire il rispetto dell’ambiente e della fauna locale, oltre alla sicurezza dei passeggeri, la Crystal accoglierà a bordo un’équipe di ricercatori, biologi, esploratori con già diverse spedizioni nell’Artico alle spalle e piloti dei ghiacciai. Ad accompagnare la più grande e lussuosa nave da crociera, anche un’imbarcazione rompighiaccio e due elicotteri. Scorteranno il lussuoso transatlantico da Seward, nel golfo dell’Alaska, fino a New York attraverso il mare di Beaufort e i fiordi di Baffin Island, seguendo la rotta che Roald Amundsen tracciò a inizio Novecento insieme alla sua ciurma. L’esploratore norvegese impiegò tre anni ad attraversare quel tratto, il “Titanic” dei giorni nostri lo farà in trentadue giorni. Prezzo del biglietto? Se nel 1912 la prima classe costava “mille lire, la seconda cento, la terza dolore e spavento”, oggi si va dai 22.000 ai 120.000 dollari a testa. Ma non ci sperate, per questo giro è già tutto sold out.

martedì 19 aprile 2016

GIAPPONE: Consiglio (x me) su come organizzare un viaggio fai da me

Prenotare in anticipo o no il viaggio in Giappone. La risposta è sì. Sapete che in genere io non lo faccio perchè preferisco la libertà di organizzarmi sul posto. In questo caso conviene invece programmare prima della partenza le tappe da fare, acquistare il volo, prendere il JR Pass (vedi sotto “come muoversi in Giappone”) e pernottare gli hotel, per alcune semplici ragioni: innanzitutto perchè i giapponesi non amano le improvvisate, sono molto organizzati e preferiscono sapere in anticipo quanti ospiti avranno. In secondo luogo perchè vi fa risparmiare parecchio tempo: muoversi in città non è immediato, bisogna prendere confidenza con i mezzi pubblici, con l’assenza spesso di indicazioni in inglese, con i tempi lunghi per gli spostamenti. Se dopo che avete scarpinato tutto il giorno dovete appena mettervi a cercare una sistemazione, diventa impegnativo. Terza ragione, soprattutto se decidete di andarci durante la primavera, la presenza di molti turisti e la possibilità che molte strutture siano piene già mesi prima della vostra richiesta. Acquistate volo e pernottamenti il prima possibile per spendere meno e garantirvi il posto che volete. Io ho prenotato tutto a gennaio per fine marzo ed era già tardi: a Kyoto ho dovuto cambiare hotel tutte le sere perchè non ne ho trovato uno con disponibilità per più di una notte.
Viaggio in Giappone fai da te, si può? Certo che sì, è un Paese molto accogliente e ipermoderno e nonostante la difficoltà della lingua (i giapponesi parlano pochissimo l’inglese e spesso le indicazioni sono carenti) ci si organizza senza troppa difficoltà. E’ un popolo estremamente gentile e basta chiedere per essere prontamente aiutati. La perfetta organizzazione dei mezzi di trasporto e dei principali siti di interesse poi rende tutto più facile.
Come muoversi in Giappone: vi consiglio di prendere il JR Pass (per 7 giorni costa 29100 yen, c’è anche l’opzione 14 giorni e 21),  un abbonamento che dovete acquistare in anticipo on line dall’Italia, che vi dà acceso illimitato per il periodo scelto ai treni della Japan Railways. Gli spostamenti in treno sono abbastanza esosi quindi il costo lo ammortizzate sicuramente anche solo per le tratte Tokyo-Kyoto con lo Shinkansen, la linea di treni ad alta velocità molto comoda per le tratte lunghe. Per quanto riguarda Tokyo il mezzo più comodo per spostarsi è la metro. Non spaventatevi quando guardate la mappa con tutte quelle linee colorate che si intrecciano come una ragnatela: basta che considerate i numeri associati alle fermate e vedrete che non è così difficile. Prendete il pass giornaliero valido per tutte le linee, costa 1000 yen e vi dà accesso illimitato a tutte le linee della metro. A Kyoto invece prendete i bus, sono lenti per via del traffico ma coprono tutte le zone da visitare, a differenza di treni e metro. Anche in questo caso c’è un pass giornaliero che potete fare alle macchinette presso le fermate, costa 500 yen e potete usare tutte le linee della città. Per quanto riguarda l’aeroporto, dal Narita al centro di Tokyo ci sono diverse opzioni, la più economica è prendere il bus “By Be-Transee Bus” che raggiunge Ginza e la Kyoto Station in un’ora e mezza circa e costa 1.000 yen. C’è poi il Limousine bus che è più costoso (circa 3100 yen) ma comodo perchè vi porta davanti ai principali hotel. Altrimenti c’è il treno della linea JR (la soluzione che ho scelto io), dove vi conviene prendere il round ticket, andata e ritorno, che vi costa 4.000 yen e arriva in alcune stazioni centrali di Tokyo come Shinjuku e Ikebukuro. Attenzione solo che il ritorno deve essere fatto entro 14 giorni dalla partenza. Se vi fermate di più decisamente non vi conviene, optate per il bus.
Dove dormire in Giappone: hotel, ryokan, ostelli. Tenete presente che qualsiasi alloggio scegliate, troverete sempre ambienti puliti e impeccabili. Io ho dormito in ogni tipologia di sistemazione (tranne gli hotel capsula) e sono sempre rimasta colpita dagli standard alti. Vi consiglio di provare almeno una volta ad alloggiare in un ryokan, abitazione tradizionale giapponese dove dormirete in comodi futon sopra il classico tatami, pavimento fatto di strati di paglia. E’ un’esperienza davvero particolare che vi permetterà di entrare ancora di più nella cultura di questo Paese. Negli ostelli ci sono dormitori suddivisi per genere e dormitori misti. Ricordate che nella maggior parte dei ryokan, in molte guesthouse e negli ostelli i bagni sono sempre condivisi e fate attenzione agli orari per il check in: a volte sono limitati a poche ore ed entro le 21.

Dove mangiare in Giappone: ristoranti, ramen e sushi bar, supermercati. L’offerta ristorativa giapponese è molto ampia, sia a livello di genere che di costi. Non preoccupatevi, la cucina nipponica è ottima e affonda le radici in una tradizione antica che le vale l’inserimento nella lista del patrimonio immateriale Unesco. Troverete ovviamente ristoranti “occidentali” dove trovare piatti rassicuranti, ma io vi consiglio di dimenticarveli e di tuffarvi nell’esperienza gastronomica giapponese perché ne vale davvero la pena. Una delle cose che ho più apprezzato è lo street food che potete trovare nei mercati locali: non ho mai visto tanta varietà e qualità, dal pesce ai dolci. E’ la soluzione migliore per il pranzo. Per quanto riguarda i locali tenete presente che la maggior parte sono “monopietanza”, ovvero servono una specialità in particolare, dal sushi al ramen, alla tempura. Sono posti piuttosto semplici e frugali e solitamente si mangia al bancone attorno alla cucina, dove i piatti vengono preparati quasi sempre al momento, sotto i vostri occhi. Sono posti in genere economici e interessanti perché molto frequentati dalla gente del posto. I menù sono in giapponese ma fortunatamente ci sono sempre le immagini dei piatti che vi salvano la vita. Vi consiglio di provarne anche uno dove l’ordinazione si effettua alla macchinetta automatica…dove mai vi ricapiterà? Se dormire in un ryokan è un’esperienza particolare da non perdere, mangiare in un ryokan lo è altrettanto, se non di più: qui potrete provare la cucina kaiseki, fatta da tanti piccoli assaggi serviti in maniera impeccabile. E’ piuttosto costoso ma ne vale davvero la pena almeno una volta. Infine, non dimenticate di provare anche un locale dove preparano yakitori, spiedini di pollo e maiale cotti al momento. Per la colazione, visto che la maggior parte delle strutture non la include e quando è servita è di tipo giapponese, se amate la versione più tradizionale vi consiglio di andare nelle catene di supermercati tipo 7 Eleven, Family Mart e Lawson: hanno anche la macchinetta del caffè, paste fresche e in genere un bancone dove appoggiarvi. Io li ho usati tantissimo.
Moneta giapponese, cambio e contanti. La moneta giapponese è lo yen e si paga esclusivamente con quello. Vi consiglio di cambiare i soldi in banca prima di partire perché il contante è largamente preferito e il pagamento con la carta di credito non è diffuso ovunque. Nelle città ci sono molti ATM dove poter prelevare contanti (mi raccomando non usate la carta di credito per prelevare, per i consigli su come usare le carte all’estero leggete qui).
Costo della vita in Giappone. Gira la leggenda che il Giappone sia un Paese molto caro, io vorrei sfatare questo mito. I mezzi di trasporto non sono particolarmente economici, è vero, ma per mangiare e dormire si trovano soluzioni assolutamente low cost: un’abbondante scodella di ramen, udon o riso vi costerà 5-6 euro, dormire in una guesthouse 30-40 euro a testa in doppia, 15-20 euro se optate per un ostello. Considerate poi che la maggior parte dei monumenti, templi e attrazioni sono gratuiti o prevedono ingressi di pochi euro. Si può quindi organizzare un viaggio in Giappone low cost senza troppa difficoltà.
Clima e quando andare in Giappone. Il periodo migliore per visitare il Giappone è senza dubbio la primavera, non solo per la famosa fioritura dei ciliegi (che vale da sola il viaggio) ma perché è il clima più temperato e la pioggia gestibile. L’estate è calda e afosa e l’autunno decisamente il periodo più piovoso, anche se il foliage lo rende in effetti interessante. Da considerare anche l’inverno se siete appassionati di sport invernali e perchè il clima è secco. La fioritura dei ciliegi è variabile, si svolge tra la fine di marzo e gli inizi di aprile e in genere dura due settimane. Fate attenzione perché in questo periodo fa ancora piuttosto freddo quindi bisogna portarsi vestiti a strati e sicuramente un piumino per la sera e la mattina.

Internet e wi-fi: se siete di quelli che lo smartphone lo usano per un paio di aggiornamenti ogni tanto, potete tranquillamente allacciarvi ai wi-fi delle stazioni, aeroporti e hotel/guesthouse dove alloggerete in forma gratuita. Potete anche, previa registrazione, sfruttare le linee disponibili con il Free Wi fi Service, mentre se desiderate essere sempre connessi avete due opzioni: la prima, un po’ più economica, è acquistare un’Internet Data SIM, compatibile con la maggior parte dei device, la seconda è ordinare una Pocket Wi-fi, la soluzione che ho adottato io. E’ leggermente più costosa della SIM ma vi permette di non cambiarla e se siete più d’uno di ammortizzare i costi perchè si possono connettere fino a 10 smartphone contemporaneamente. Si acquista on line e si ritira all’aeroporto o all’hotel dove si alloggia quando si arriva in Giappone. Io mi sono trovata benissimo.
Itinerario Giappone. Non avevo molti giorni a disposizione quindi ho optato per un giro classico da Tokyo a Kyoto con alcune escursioni fuori città. Ecco il mio itinerario di 10 giorni in Giappone (abbondanti):
-          1 giorno Tokyo: Shinjuku e Shibuya
-          2 giorno Tokyo: mercato del pesce nella baia di Tsukiji, Ueno, Parco imperiale e Ginza
-          3 giorno: Asakusa, Harajuku
-          4 giorno Nikko
-          5 giorno Hakone e il Monte Fuji
-          6 giorno Kyoto: Fushimi Inari, passeggiata del filosofo, Gion
-          7 giorno Nara
-          8-9 giorno Monte Koya
-          10 giorno Kyoto: Parco imperiale, Kinkakujicho, mercato di Nishiki, Higashiyama
-          10-11 giorno Kyoto/Tokyo e rientro

25 Aprile andar per sagre

Siete alla ricerca di un itinerario del gusto? Il Salone Nazionale delle Sagre torna a deliziare il pubblico di Ferrara con la sua appetitosa offerta di eventi.
L’appuntamento, in programma nel quartiere fieristico della città dal 23 al 25 aprile 2016, unisce amabilmente gusto, cultura e buona tavola, che trovano nel cartellone di iniziative una perfetta sintesi. Perché decidere di partecipare? Con il prezzo del solo biglietto d’ingresso, è possibile assaggiare i piatti di tutte le sagre presenti al Salone, in una piacevole cornice di festa paesana dove non mancano musica e divertimento.
Dal “Gran Galà della Salama”, dedicata alla “regina” della cucina ferrarese, alla “Disfida delle sfogline”, pronte a sfidarsi a colpi di mattarello, fino ad arrivare ai cooking show: non mancano le occasioni per imparare l’arte del “mangiar bene”. Fra gli ospiti speciali, sono attesi i concorrenti di Masterchef Lorenzo De Guio e Mattia D’Agostini, oltre al maestro Dario “Roccia” Baruffa.
Voglia di compiere questo viaggio nell’enogastronomia locale? La fiera ospita al suo interno un centinaio di sagre, di cui buona parte provenienti dai territori di Ferrara e di Rovigo. A fare da cornice alla rassegna anche bancarelle di hobbistica, orchestre e scuole di ballo, per il divertimento di tutta la famiglia.
Per saperne di più, date un’occhiata al programma completo sul sito ufficiale www.salonedellesagre.it; ricordatevi che la kermesse rimarrà aperta al pubblico sabato 23 dalle ore 16 alle 23; domenica 24 ore 10-23; lunedì 25 ore 10-17. Il biglietto acquistato in loco costa 12 euro, 10 euro scaricato online (entrata gratuita per i bambini entro i 10 anni). Buona scoperta e buon…appetito!

giovedì 14 aprile 2016

InterRail - un rimpianto della mia vita

Alle dieci di sera la Gare de Lyon di Parigi è gremita di gente. Zaini, sacchi a pelo e tappetini coprono il pavimento. Sono giovani per lo più, ma anche coppie mature, e qualche famiglia. Nell’aria l’atmosfera è allegra, festosa. C’è chi suona la chitarra, chi gioca a carte. Aspettano tutti le undici, quando sarà finalmente ora di salire a bordo del Parigi – Amsterdam, uno dei treni più amati dal popolo dei backpackers, viaggiatori zaino in spalla che partono alla scoperta dell’Europa con il mitico biglietto Interrail. Un pass che, proprio come un abbonamento, permette di salire e scendere liberamente dai treni della zona d’Europa che si è (precedentemente) scelta. Per visitare, a passo lento, luoghi diversi e fare anche un’esperienza unica.

Fra le tratte più gettonate c’è la Ferrovia di Bergen, un itinerario affascinante che attraversa la Norvegia e in sette ore di viaggio porta da Bergen a Oslo, passando per le cittadine di Voss, Myrdal e Finse: 480 chilometri, 200 gallerie e più di 300 ponti. È la ferrovia più alta del Nord Europa, con salite e discese tanto ripide da rendere necessari ben cinque sistemi di frenaggio nelle locomotive. L’altezza maggiore si raggiunge a Finse, 1.222 metri sopra il livello del mare. E mentre il treno va a tutta velocità, fuori dal finestrino scorre uno scenario incantevole che non dimenticherete facilmente: fiordi, ghiacciai e cime innevate cedono il passo a praterie, torrenti e foreste, animati solo dalla natura selvaggia. Vedrete fiumi che tagliano gole profonde, cascate, montagne e fattorie.

Restando in Nord Europa, attraversa la Svezia l’Inlandsbanan, affascinante treno panoramico che in quattordici ore percorre ben 1.300 chilometri da Kristinehamn, nel sud, a Gällivare, a nord. È un viaggio alla scoperta della splendida campagna svedese, dalla provincia della Värmland fino a quella della Lapponia, passando per Dalarna e una ventina di cittadine caratteristiche, dove fermarsi per conoscere le tradizioni locali e assaggiare specialità del posto come il camemoro (un delizioso lampone artico), il lavarello e la renna. L’appuntamento, in tutto il paese, è il 24 e 25 giugno con il Midsommar, il Festival di Mezza Estate, due giorni di festeggiamenti per l’arrivo della stagione calda: si balla, si canta e si pranza insieme bevendo snaps (tipica grappa aromatica svedese) e ingurgitando grandi quantità di sill, aringhe marinate servite con patate novelle, erba cipollina e panna acida.

Se invece è la natura a interessarvi, saltate a bordo del Golden Pass, il treno panoramico che collega il centro della Svizzera con il lago di Ginevra. Si parte dalla storica Lucerna e, attraversando il valico del Brünig, il treno prosegue per Gstaad, prima di scendere verso Montreux: qui si passa attraverso le terrazze viticole del Lavaux, la zona vinicola più grande della Svizzera, patrimonio mondiale dell’Unesco, poi si arriva al lago di Ginevra. Per chi ha tempo di fare escursioni, il consiglio è visitare il ponte Kapellbrücke, il ponte pedonale coperto, costruito interamente in legno nel XIV secolo. Ma anche arrampicarsi in cima al Castello di Chillon, una fortezza con affreschi, imponenti volte e sale sfarzose. E per i golosi, a Montreux c’è il famoso treno del cioccolato, che porta in due mete di culto: la splendida cittadina di Gruyère dove scoprire tutti i sapori del formaggio svizzero, e Broc, la capitale della cioccolata. Preferite viaggiare nel segno dell’arte? Spingetevi allora fino a Basilea, perché dal 16 al 19 giugno si tiene qui il famoso Art Basel, manifestazione di arte contemporanea tra le più importanti del mondo, con decine di artisti e moltissime novità sulle avanguardie.

Spostandoci in Austria, viaggia attraverso il cuore del Tirolo la linea Arlbergline, storica ferrovia costruita da un industriale tessile nel 1880. È lunga ben 137 chilometri e si snoda tra le montagne austriache attraverso paesaggi da favola. Tra le più romantiche tratte d’Europa: corre tra Innsbruck e Bludenz passando per ponti, monti e viadotti, mentre offre i bellissimi panorami delle Alpi austriache. Durante il suo tragitto attraversa i pascoli della Valle di Paznaun, il Ponte di Trisanna sul fiume Sanna, inaugurato nel 1884 e alto ben novanta metri, e porta al Castello di Wiesberg, costruito nel XIII secolo su uno sperone roccioso che domina la valle sottostante, circondato da boschi di pini e abeti centenari. Uno spettacolo unico.

In Germania viaggia tra montagne ricoperte di conifere il Badische Schwarzwaldbahn, “la Ferrovia della Foresta Nera”. Siamo in piena regione di Baden-Württemberg. Con un percorso di 150 chilometri, il treno passa attraverso alcuni dei paesaggi più scenografici d’Europa, tra pinete e pareti rocciose. Da Offenburg, lasciamo la vita urbana per campi erbosi, villaggi in stile Hansel e Gretel e macchie di verde incontaminato. Passiamo per la romantica cittadina di Hornberg, con le sue casette con i tetti spioventi rossi. Da Donaueschingen arriviamo a Singen, fino alle rive del Lago di Costanza. Ma la regione di Baden-Württemberg è soprattutto una destinazione gourmet: per un sosta di gusto fermatevi al Burg Hornberg, ristorante caratteristico costruito tra le mura di un’antica fortezza, dove provare i formaggi del Kaisersthul, la zuppa Gaisburger e i migliori vini della regione. Un posto di riguardo agli asparagi bianchi, la regione ne è la maggior produttrice del paese.

Porta dalle montagne alle spiagge il Transcantabrico, un’autentica crociera su rotaie in Spagna. Va da Santiago de Compostela in Galizia a León in Castiglia fino a San Sebastián, nei Paesi Baschi, passando per gli scenari più belli della parte settentrionale del Paese. Tante le soste che meritano un’escursione: León e la sua Cattedrale, il museo Guggenheim di Bilbao, i monumenti pre-romanici di Oviedo, la città marinara di Santander, il Pettine del Vento di San Sebastián, le grotte di Altamira a Santillana del Mar. E poi il parco nazionale dei Picos de Europa nelle Asturie, la cattedrale di Santiago de Compostela, punto di arrivo del suo famoso cammino. Se siete in zona dal 7 al 14 di luglio, non perdetevi l’Encier- ro di Pamplona, la festa di San Firmino con la discussa corsa dei tori per le vie del paese, tanto amata da Hemingway. Oppure scendete in Catalogna: Barcellona dall’1 al 5 giugno ospita il Primavera Sound, uno dei più grandi rock festival d’Europa, ben organizzato con camping anche per chi viaggia zaino in spalla. E dal 16 al 18 giugno si prosegue con il Sonar, altro festival ma dedicato questa volta alla più particolare musica elettronica.

Quindi, la Francia. A Parigi dal 30 maggio al 5 giugno si tengono i Designers Days, grande fiera della creatività e del design. Il 4 e 5 giugno c’è la lunga Fête du Vélo, pedalata lungo la Senna con musica e buon cibo. Ma non c’è stagione migliore della primavera per fare un lungo giro in terra di Provenza. Specie dal 5 al 7 giugno, quando tutto il Paese celebra i suoi magnifici giardini con tanti eventi nel verde. È certo che rimarrete incantati dalle grandi distese di fiori colorati nonché dalle raffinate proposte gastronomiche della zona. E allora? Salite a bordo del Train des Pignes per esplorare dalle compagne ai vigneti fino ai suggestivi sentieri a strapiombo sul mare: la tratta di 151 chilometri porta dal mare di Nizza ai profumati campi di lavanda di Digne-les-Bains. La medievale Touët-sur-Var vale una sosta, anche solo per una passeggiata lungo i suoi vicoli arroccati, tra casette alte ammirando le porte dipinte da artisti locali. Merita anche Entrevaux, roccaforte medioevale che ospita il Musée de la moto, con pezzi del 1900.

martedì 12 aprile 2016

Idea weekend per il ponte

Uno dei pochi weekend lunghi concessi dal 2016. Popolo di viaggiatori non fatevi scappare questa occasione!
State pensando a dove poter andare per 3 giorni? Lasciate perdere l'Europa e concentratevi sulla nostra bell'Italia: mare montagna laghi città d'arte o terme? 
Io sono Toscana e devo dire che, stando al centro ,  ho avuto la possibilità di girare mezza italia con 2 giorni a disposizione...figuriamoci in 3....e passiamo ai consigli sulle città d'arte e del gusto

1) I tesori di Ascoli Piceno
2) Le dolci tentazioni di Cremona
3) All'ombra della Madonnina
4) Museo Egizio a Torino
5) Romeo e Giulietta a Verona
6) Antica Tuscia  a Viterbo
7) In battello a Venezia
8) Nel castello a Ferrara
9) Nel cuore di Roma
10) La rinascita di L'Aquila

Scelta la città?  l'itinerario ve lo faccio io....

venerdì 1 aprile 2016

Dicci che tipo sei e ti diremo dove andare!


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