Oggi è una giornata uggiosa, non smette di piovere ed io sono a casa malata.
Cosi' ho pensato di fare una cosa che mi fa star bene, guardare gli album fotografici e scrivere.
Mi è tornato in mente il viaggio di 3 anni fa fatto con le mie amiche storiche Elena Lucia e Serena, durante il quale , nell'arco di 3 giorni abbiamo visitato la Francia del sud e la bassa Provenza
Adoro la Francia e le sue regioni romantiche diverse tra loro per cultura e paesaggi
Arrivate a Monaco, parcheggiamo (come al solito, grazie alla lucy )senza problemi in posizione centrale, e via nel cuore del principato tra le viuzze che ti fanno sentire un po' Grace Kelly
Lasciamo la residenza della famiglia reale e ci dirigiamo verso St Paul de Vance uno dei borghi francesi piu' belli!Questo paesino medioevale arroccato su una collina, ha ospitato famosi pittori attori e scrittori
Dopo un rilassante giretto tra le vie che profumano già di lavanda, e sosta al Cafe' che ospita una famosa bocciofila, torniamo in macchina per raggiungere Marsiglia prima di sera.
Marsiglia, la capitale del Sud, sorprendemente bella dopo la sua ricostruzione, vivace ed elegante, degna capitale della cultura 2013
Non lontanto da Marsiglia, non possiamo perderci Cassis, antico villaggio di pescatori diventato famoso per Les Calanques, dei canyon rocciosi che si tuffano nel mare
Fortunate a marzo di aver trovato una bellissima giornata di sole che ci ha permesso di girare in barca, e ammirare cosi' da vicino i gioielli di Cassis, non resta che una piccola fuga ad Eix en Provence. (25 km), città provenzale delle fontane che diede i natali a Cezanne.
Sulla via del ritorno, per festeggiare il nostro bel weekend, che ci ha riempito gli occhi, il cuore la mente e la bocca...un apertivo a Saint tropez
giovedì 27 novembre 2014
giovedì 20 novembre 2014
In Norvegia la strada piu' pericolosa al mondo ma bellissima
La North Yungas Road è conosciuta anche con il
terribile nome di strada della morte. E' lunga fino a 69 chilometri e
collega La Paz a Coroico, passa per la regione dello Yungas in Bolivia.
E' leggendaria per il pericolo estremo in cui verte la sua carreggiata,
più volte è stata definita come la strada più pericolosa al mondo, ogni
anno muoiono da 200 a 300 persone. Lungo il tragitto si incontrano di
continuo segni degli incidenti e delle vittime che hanno segnato il
percorso. Anche la South Yungas Road, un altro collegamento stradale
boliviano, è altrettanto rischioso.
Alcuni
confondono le foto della strada della morte con un altra strada
altrettanto pericolosa: quella che attraversa le montagne di Taihang in
Cina, dove ci sono i tunnel di Guaoliang, un traforo da brivido che è stato scavato sulla parete di una falesia.
La Sichuan-Tibet Highway
in Cina è un collegamento indispensabile per le popolazioni locali ma
il ponte sul fiume Nujiang è uno dei più pericolosi al mondo. Dall'altra
parte del mondo, in Alaska, c'è la Dalton Highway, che scorre
parallelamente all'oleodotto che attraversa il Paese, è una tra le
strade più isolate al mondo: non ci sono collegamenti telefonici, nè
connessioni a Internet, si incontrano solo tre villaggi per un numero
complessivo di sessanta abitanti, in estate si possono dover
attraversare guadi e occorre essere muniti di carburante e ruote di
scorta accessorie.
Trollstigen, è una
tratto di strada presso Rauma in Norvegia è molto interessante per le
pendenze e i tornanti estremi, la strada è aperta solo da maggio a
ottobre perché in altri periodi non è percorribile. Sempre in Norvegia,
la strada che collega Molde a Kristiansund, tra i fiordi norvegesi
dell'Ovest. L'Atlantic Ocean Road è lunga in tutto 8 km, passa
sopra 12 ponti che collegano tra loro un intero arcipelago. Se le
condizioni climatiche sono pessime e il mare è mosso la strada diventa
pressoché impraticabile.
Tra le strade più pericolose al mondo è segnalato anche il Passo dello Stelvio:
è il valico automobilistico più alto d'Italia, che conta ben 48
tornanti sul versante altoatesino e 36 su quello lombardo. Altra strada
panoramica e pericolosa è la Dades Gorge in Marocco: fra i monti
dell'Atlante, dove i berberi hanno costruito diverse kasbah a scopo
difensivo. Nonostante i pericoli della strada i panorami montuosi e le
fortificazioni sono una grande attrazione turistica.
Negli Stati Uniti la South Dakota Highway 87
presenta alcuni passaggi davvero rischiosi come il Needle's Eye Tunnel,
letteralemnte un passaggio attraverso la cruna di un ago. Mentre in Madagascar le strade sono terribili per colpa dei ponti pericolanti e del fango della stagione delle piogge.
Ovviamente
queste dieci non sono le uniche strade ad alto rischio, ci sono tratti
stradali drammatici in ogni regione del mondo come nelle Filippine, in
Ecuador, in Nuova Zelanda e anche nel Regno Unito.
La classifica delle 10 strade più pericolose al mondo:
1. Death road in Bolivia
2. Tunnel di Guaoliang, in Cina
3. Sichuan-Tibet Highway, Cina
3. Sichuan-Tibet Highway, Cina
4. Dalton Highway, Alaska
5. Trollstigen Norvegia
6. Passo dello Stelvio, Italia
7. Dades Gorge, Marocco
8. South Dakota Highway 87, USA
9. The Atlantic Ocean Road, Norvegia
10. Madagascar road
giovedì 13 novembre 2014
idea per un weekend- Festa della mela
Pomaria compie dieci anni. La festa dedicata alle mele D.O.P della Val di Non e alle sue eccellenze gastronomiche - che prende il nome dalla dea romana dei frutti - torna l’11 e 12 ottobre. Una due giorni, a Casez, nel cuore della valle a nord di Trento, tra feste in costume, assaggi, mercatini e degustazioni.Sono più di 150.000 sono le presenze contate in 10 edizioni e moltissimi sono gli “affezionati” che, anno dopo anno, tornano a Casez per vivere appieno la festa, partecipare ai laboratori, portarsi a casa i sapori della Val di Non. Nel 2013 erano state 15.000 le presenze, più di 50 gli espositori, 10 gli appuntamenti Slow Food e degustazioni guidate, circa 30 le attività per i bambini.
Come da tradizione saranno presenti tutte le varietà di mele del consorzio Melinda, ma anche quelle antiche e rare esposte in una mostra pomologica tra le più ricche d’Italia, frutto di un lungo lavoro sulla riscoperta della frutta antica, con i suoi nomi, profumi e forme poco consuete. Protagonista del decimo anno sarà il teatro con le “messe in scena di gusto” della famosa compagnia teatrale Koinè, specializzata nell’ideazione di raffinati e divertenti spettacoli di “teatro sostenibile” e interattivo, in questo caso un grande racconto di un cibo-simbolo della regione. Gli attori in pratica coinvolgeranno i partecipanti, anche mediante supporti audiovisivi, in esperienze multisensoriali e del territorio, della varietà delle mele della Val di Non e dei formaggi locali.
E poi, laboratori per preparare dolci e marmellate, degustazioni Slow Food, concorsi d’arte e sfide per le mele più belle e più grandi.Anche per ricordare come l’eccellenza sia espressione di cura, amore per un territorio, desiderio di confronto e di condivisione con il mondo. La diffusione della melicoltura in questa parte del Trentino ha caratterizzato il paesaggio, ha plasmato molti aspetti socio-economici e ha reso famosa a livello internazionale una valle-anfiteatro. Ancora, i maestri raccoglitori saranno a disposizione del pubblico con le loro cassette, scale, racconti di vita, e insegneranno agli allievi come si fa a raccogliere una mela nel modo migliore per farla durare nel tempo.
I bambini potranno sperimentare la cottura di dolci e confetture in numerosi laboratori artigianali creati in collaborazione con le Fattorie Didattiche del Trentino (falegnameria, lavorazione di tessuti, filatura della lana) e in divertenti momenti di incontro con poni e animali da cortile. I tanti momenti “con le mani in pasta”, guidati da esperti, insegneranno inoltre a preparare strudel, torte e composte a base di mela che gli allievi potranno portare con sé alla fine del laboratorio.
Come da tradizione saranno presenti tutte le varietà di mele del consorzio Melinda, ma anche quelle antiche e rare esposte in una mostra pomologica tra le più ricche d’Italia, frutto di un lungo lavoro sulla riscoperta della frutta antica, con i suoi nomi, profumi e forme poco consuete. Protagonista del decimo anno sarà il teatro con le “messe in scena di gusto” della famosa compagnia teatrale Koinè, specializzata nell’ideazione di raffinati e divertenti spettacoli di “teatro sostenibile” e interattivo, in questo caso un grande racconto di un cibo-simbolo della regione. Gli attori in pratica coinvolgeranno i partecipanti, anche mediante supporti audiovisivi, in esperienze multisensoriali e del territorio, della varietà delle mele della Val di Non e dei formaggi locali.
E poi, laboratori per preparare dolci e marmellate, degustazioni Slow Food, concorsi d’arte e sfide per le mele più belle e più grandi.Anche per ricordare come l’eccellenza sia espressione di cura, amore per un territorio, desiderio di confronto e di condivisione con il mondo. La diffusione della melicoltura in questa parte del Trentino ha caratterizzato il paesaggio, ha plasmato molti aspetti socio-economici e ha reso famosa a livello internazionale una valle-anfiteatro. Ancora, i maestri raccoglitori saranno a disposizione del pubblico con le loro cassette, scale, racconti di vita, e insegneranno agli allievi come si fa a raccogliere una mela nel modo migliore per farla durare nel tempo.
I bambini potranno sperimentare la cottura di dolci e confetture in numerosi laboratori artigianali creati in collaborazione con le Fattorie Didattiche del Trentino (falegnameria, lavorazione di tessuti, filatura della lana) e in divertenti momenti di incontro con poni e animali da cortile. I tanti momenti “con le mani in pasta”, guidati da esperti, insegneranno inoltre a preparare strudel, torte e composte a base di mela che gli allievi potranno portare con sé alla fine del laboratorio.
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