giovedì 27 novembre 2014

SUD DELLA FRANCIA CON LE FRIENDS

Oggi è una giornata uggiosa, non smette di piovere ed io sono a casa malata.
Cosi' ho pensato di fare una cosa che mi fa star bene, guardare gli album fotografici e scrivere.
Mi è tornato in mente il viaggio di 3 anni fa  fatto con le mie amiche storiche Elena Lucia e Serena, durante il quale , nell'arco di 3 giorni abbiamo visitato la Francia del sud e la bassa Provenza
Adoro la Francia e le sue regioni romantiche diverse tra loro per cultura e paesaggi
Arrivate a Monaco, parcheggiamo (come al solito, grazie alla lucy )senza problemi  in posizione centrale, e via nel cuore del principato tra le viuzze che ti fanno sentire un po' Grace Kelly



Lasciamo la residenza della famiglia reale e ci dirigiamo verso St Paul de Vance uno dei borghi francesi piu' belli!Questo paesino medioevale arroccato su una collina,  ha ospitato  famosi pittori attori e scrittori







Dopo un rilassante giretto tra le vie che profumano già di lavanda, e sosta al Cafe' che ospita una famosa bocciofila, torniamo in macchina per raggiungere Marsiglia prima di sera.
Marsiglia, la capitale del Sud, sorprendemente bella dopo la sua ricostruzione, vivace ed elegante, degna capitale della cultura 2013











Non lontanto da Marsiglia, non possiamo perderci Cassis, antico villaggio di pescatori diventato famoso per Les Calanques, dei canyon rocciosi che si tuffano nel mare







Fortunate a marzo di aver trovato una bellissima giornata di sole che ci ha permesso di girare in barca, e ammirare cosi' da vicino i gioielli di Cassis, non resta che una piccola fuga ad Eix en Provence. (25 km), città provenzale delle fontane che diede i natali a Cezanne.





Sulla via del ritorno, per festeggiare il nostro bel weekend, che ci ha riempito gli occhi, il cuore la mente e la bocca...un apertivo a Saint tropez




giovedì 20 novembre 2014

In Norvegia la strada piu' pericolosa al mondo ma bellissima

La North Yungas Road è conosciuta anche con il terribile nome di strada della morte. E' lunga fino a 69 chilometri e collega La Paz a Coroico, passa per la regione dello Yungas in Bolivia. E' leggendaria per il pericolo estremo in cui verte la sua carreggiata, più volte è stata definita come la strada più pericolosa al mondo, ogni anno muoiono da 200 a 300 persone. Lungo il tragitto si incontrano di continuo segni degli incidenti e delle vittime che hanno segnato il percorso. Anche la South Yungas Road, un altro collegamento stradale boliviano, è altrettanto rischioso.
 
Alcuni confondono le foto della strada della morte con un altra strada altrettanto pericolosa: quella che attraversa le montagne di Taihang in Cina, dove ci sono i tunnel di Guaoliang, un traforo da brivido che è stato scavato sulla parete di una falesia.
 
La Sichuan-Tibet Highway in Cina è un collegamento indispensabile per le popolazioni locali ma il ponte sul fiume Nujiang è uno dei più pericolosi al mondo. Dall'altra parte del mondo, in Alaska, c'è la Dalton Highway, che scorre parallelamente all'oleodotto che attraversa il Paese, è una tra le strade più isolate al mondo: non ci sono collegamenti telefonici, nè connessioni a Internet, si incontrano solo tre villaggi per un numero complessivo di sessanta abitanti, in estate si possono dover attraversare guadi e occorre essere muniti di carburante e ruote di scorta accessorie.
 
Trollstigen, è una tratto di strada presso Rauma in Norvegia è molto interessante per le pendenze e i tornanti estremi, la strada è aperta solo da maggio a ottobre perché in altri periodi non è percorribile. Sempre in Norvegia, la strada che collega Molde a Kristiansund, tra i fiordi norvegesi dell'Ovest. L'Atlantic Ocean Road è lunga in tutto 8 km, passa sopra 12 ponti che collegano tra loro un intero arcipelago. Se le condizioni climatiche sono pessime e il mare è mosso la strada diventa pressoché impraticabile.
 
Tra le strade più pericolose al mondo è segnalato anche il Passo dello Stelvio: è il valico automobilistico più alto d'Italia, che conta ben 48 tornanti sul versante altoatesino e 36 su quello lombardo. Altra strada panoramica e pericolosa è la Dades Gorge in Marocco: fra i monti dell'Atlante, dove i berberi hanno costruito diverse kasbah a scopo difensivo. Nonostante i pericoli della strada i panorami montuosi e le fortificazioni sono una grande attrazione turistica.
 
Negli Stati Uniti la South Dakota Highway 87 presenta alcuni passaggi davvero rischiosi come il Needle's Eye Tunnel, letteralemnte un passaggio attraverso  la cruna di un ago. Mentre in Madagascar le strade sono terribili per colpa dei ponti pericolanti e del fango della stagione delle piogge.
 
Ovviamente queste dieci non sono le uniche strade ad alto rischio, ci sono tratti stradali drammatici in ogni regione del mondo come nelle Filippine, in Ecuador, in Nuova Zelanda e anche nel Regno Unito.

La classifica delle 10 strade più pericolose al mondo:
1. Death road in Bolivia
2. Tunnel di Guaoliang, in Cina
3. Sichuan-Tibet Highway, Cina
4. Dalton Highway, Alaska
5. Trollstigen Norvegia
6. Passo dello Stelvio, Italia
7. Dades Gorge, Marocco
8. South Dakota Highway 87, USA
9. The Atlantic Ocean Road, Norvegia
10. Madagascar road

giovedì 13 novembre 2014

idea per un weekend- Festa della mela

Pomaria compie dieci anni. La festa dedicata alle mele D.O.P della Val di Non e alle sue eccellenze gastronomiche - che prende il nome dalla dea romana dei frutti - torna l’11 e 12 ottobre. Una due giorni, a Casez, nel cuore della valle a nord di Trento, tra feste in costume, assaggi, mercatini e degustazioni.Sono più di 150.000 sono le presenze contate in 10 edizioni e moltissimi sono gli “affezionati” che, anno dopo anno, tornano a Casez per vivere appieno la festa, partecipare ai laboratori, portarsi a casa i sapori della Val di Non. Nel 2013 erano state 15.000 le presenze, più di 50 gli espositori, 10 gli appuntamenti Slow Food e degustazioni guidate, circa 30 le attività per i bambini. 

Come da tradizione saranno presenti tutte le varietà di mele del consorzio Melinda, ma anche quelle antiche e rare esposte in una mostra pomologica tra le più ricche d’Italia, frutto di un lungo lavoro sulla riscoperta della frutta antica, con i suoi nomi, profumi e forme poco consuete. Protagonista del decimo anno sarà il teatro con le “messe in scena di gusto” della famosa compagnia teatrale Koinè, specializzata nell’ideazione di raffinati e divertenti spettacoli di “teatro sostenibile” e interattivo, in questo caso un grande racconto di un cibo-simbolo della regione. Gli attori in pratica coinvolgeranno i partecipanti, anche mediante supporti audiovisivi, in esperienze multisensoriali e del territorio, della varietà delle mele della Val di Non e dei formaggi locali. 

E poi, laboratori per preparare dolci e marmellate, degustazioni Slow Food, concorsi d’arte e sfide per le mele più belle e più grandi.Anche per ricordare come l’eccellenza sia espressione di cura, amore per un territorio, desiderio di confronto e di condivisione con il mondo. La diffusione della melicoltura in questa parte del Trentino ha caratterizzato il paesaggio, ha plasmato molti aspetti socio-economici e ha reso famosa a livello internazionale una valle-anfiteatro. Ancora, i maestri raccoglitori saranno a disposizione del pubblico con le loro cassette, scale, racconti di vita, e insegneranno agli allievi come si fa a raccogliere una mela nel modo migliore per farla durare nel tempo. 

I bambini potranno sperimentare la cottura di dolci e confetture in numerosi laboratori artigianali creati in collaborazione con le Fattorie Didattiche del Trentino (falegnameria, lavorazione di tessuti, filatura della lana) e in divertenti momenti di incontro con poni e animali da cortile. I tanti momenti “con le mani in pasta”, guidati da esperti, insegneranno inoltre a preparare strudel, torte e composte a base di mela che gli allievi potranno portare con sé alla fine del laboratorio.