È il momento di evasione per eccellenza, la pausa a cui nessuno
riesce a dire di no, l’attimo che restituisce il buonumore… è l’assaggio
del cioccolato!
Che sia bianco, nero o aromatizzato, è impossibile resistere al suo sapore e, non per altro, da sempre è denominato il “Cibo degli dei”.
E allora perché non organizzare un viaggio all’insegna del gusto, nella sua terra più famosa?
Eccoci quindi in Svizzera, il Paese che produce il cioccolato migliore al mondo, nonostante l’inesistente coltivazione di cacao.
Dal 1697, anno in cui il sindaco in carica di Zurigo, Heinrich Escher, portò il cioccolato in Svizzera da Bruxelles, è stato un continuo crescendo e l’industria svizzera del cioccolato è sicuramente la più importante al mondo.
Creando un appetitoso itinerario, potremmo partire dalla regione del lago di Ginevra, in particolar modo da Vevey,
che può vantarsi di aver dato i natali alla più vecchia marca di
cioccolato tutt’oggi esistente in Svizzera e di essere stato il luogo in
cui è nato il cioccolato al latte.
A Vevey, però, è possibile anche fare visita al museo della Nestlé, l’Alimentarium, dove sono raccolti testi sulla storia dell’azienda e studi sull’alimentazione.
A Losanna, invece, il consiglio è quello di fermarsi in Avenue d’Ochy ed entrare nella famosa Cioccolateria Durig,
dove potrete visitare il laboratorio e creare i vostri cioccolatini
personalizzati, con l’aiuto del Maître Chocolatier Dan Durig.
Una tappa dal profumo di Hollywood per la Cioccolateria Maier, situata a Morges, che dal 1990 produce i gustosissimi “Cioccolatini Audrey Hepbrun”,
in onore della famosa attrice, che per quasi trent’anni visse nella
cittadina e che brindò al suo matrimonio proprio all’interno della
cioccolateria.
Oltre alle altre numerose cioccolaterie sparse in tutta la regione, non può mancare una simpatica passeggiata a bordo del Treno del cioccolato, che parte dalla stazione di Montreaux e attraversa la regione della Gruyère. A bordo, si viaggia esclusivamente in prima classe all’interno delle carrozze-pullman, in perfetto stile Belle Epoque del 1915, dove sarà servita una calda colazione a base di caffè e brioches.
La prima tappa è proprio il pittoresco paesino di Gruyères,
dove sarà possibile far visita al caseificio che produce l’omonimo
formaggio e, di seguito, sosta immancabile alla fabbrica di cioccolato
di Cailler, situata a Broc, dove potrete perdervi in un assaggio che renderà indimenticabile il vostro viaggio.
lunedì 28 dicembre 2015
giovedì 17 dicembre 2015
Monaco dal 2 al 6 gennaio - Ecco cosa puoi vedere Simo!
L’austera ed elegante metropoli bavarese ha, secondo diverse classifiche (con Vienna, Vancouver, Melbourne, Sydney), la migliore qualità di vita al mondo.
In effetti, è una cosa di cui si accorgono da subito tutti i turisti…
tanto verde, trasporto pubblico impeccabile, tanti eventi culturali,
arredo urbano curatissimo, senza dimenticare una florida economia: tutti
fattori che spiegano come mai, qualcuno di questi turisti (specie
italiani), un po’ per necessità, un po’ per gusto, decida poi di andare a
vivere da quelle parti.
Chi, è appassionato di scienza, avrà modo di soddisfare la propria curiosità nel Deutsches Museum, il più grande museo al mondo dedicato alla scienza ed alla tecnica ma… attenzione, rischiate di perdere al suo interno un intero giorno! Io ho cercato di selezionare le cose che più mi interessavano in anticipo, per mancanza di tempo, di cui la maggior parte spesi fra la miniera e la sezione dedicata all’aerospazio. E’un vero e proprio Paese dei Balocchi!
Che dire, inoltre, del museo BMW che, col BMW Welt, si trova nei pressi del vecchio Olympiastadion (quale tifoso non conosce il vecchio stadio del Bayern)? Potrete rivisitare tutta la storia del glorioso marchio, e sedersi al volante di alcuni degli ultimi modelli .
Altrettanto spettacolare è Füssen, raggiungibile in un paio d’ore di treno , splendido paesino alpino nei cui dintorni si trovano i castelli di Hohenschwangau e di Neuschwanstein. Entrambi i castelli sono legati a doppio filo al re Ludwig II, lunatico monarca bavarese dell’800, che costruì quello di Neuschwanstein modellandolo su quelli medioevali, prosciugando così le casse del reame.
Personalmente, dato il prezzo, vi consiglio di saltare la visita dell’altro castello, ovvero quello di Hohenschwangau: dura pochi minuti, e si vede davvero poco.
Chi vuole riflettere un po’ più seriamente, cosa che consiglio caldamente, può visitare il campo di concentramento di Dachau, alla periferia Nord di Monaco. Pur non essendo Auschwitz, merita qualche ora di visita: è pur sempre il primo campo di concentramento nazista, aperto su iniziativa di Heinrich Himmler.
Insomma, in 4 giorni pieni, potrete visitare praticamente tutto ciò che c’è di interessante a Monaco e dintorni, il tutto in maniera rapida, grazie alla efficientissima rete di trasporto pubblico.
I primi 2 giorni dedicati alla città , il 3 giorno dedicato a Dachau e il 4 a Fussen per il castello di Neuschwanstein
Chi, è appassionato di scienza, avrà modo di soddisfare la propria curiosità nel Deutsches Museum, il più grande museo al mondo dedicato alla scienza ed alla tecnica ma… attenzione, rischiate di perdere al suo interno un intero giorno! Io ho cercato di selezionare le cose che più mi interessavano in anticipo, per mancanza di tempo, di cui la maggior parte spesi fra la miniera e la sezione dedicata all’aerospazio. E’un vero e proprio Paese dei Balocchi!
Che dire, inoltre, del museo BMW che, col BMW Welt, si trova nei pressi del vecchio Olympiastadion (quale tifoso non conosce il vecchio stadio del Bayern)? Potrete rivisitare tutta la storia del glorioso marchio, e sedersi al volante di alcuni degli ultimi modelli .
Altrettanto spettacolare è Füssen, raggiungibile in un paio d’ore di treno , splendido paesino alpino nei cui dintorni si trovano i castelli di Hohenschwangau e di Neuschwanstein. Entrambi i castelli sono legati a doppio filo al re Ludwig II, lunatico monarca bavarese dell’800, che costruì quello di Neuschwanstein modellandolo su quelli medioevali, prosciugando così le casse del reame.
Personalmente, dato il prezzo, vi consiglio di saltare la visita dell’altro castello, ovvero quello di Hohenschwangau: dura pochi minuti, e si vede davvero poco.
Chi vuole riflettere un po’ più seriamente, cosa che consiglio caldamente, può visitare il campo di concentramento di Dachau, alla periferia Nord di Monaco. Pur non essendo Auschwitz, merita qualche ora di visita: è pur sempre il primo campo di concentramento nazista, aperto su iniziativa di Heinrich Himmler.
Insomma, in 4 giorni pieni, potrete visitare praticamente tutto ciò che c’è di interessante a Monaco e dintorni, il tutto in maniera rapida, grazie alla efficientissima rete di trasporto pubblico.
I primi 2 giorni dedicati alla città , il 3 giorno dedicato a Dachau e il 4 a Fussen per il castello di Neuschwanstein
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