martedì 24 aprile 2018

Ohrid e la Macedonia

Se volete concedervi un weekend rilassante, low cost e fuori dal turismo di massa, vi consiglio la Macedonia; in particolare la visita di Ohrid, un suo gioiello
La Macedonia non è una delle mete più turistiche in Europa. Spesso questo nome viene associato, oltre che con la frutta, ad un passato recente non proprio pacifico nei Balcani. Eppure, questo piccolo stato ha molto da offrire
Skopje, la capitale, colpisce per il contrasto tra la parte nuova della città con moderni edifici, alberghi a cinque stelle e statue gigantesche un po’ ovunque, e la parte vecchia dove di trova il più grande bazar dei balcani, diverse moschee e persone che non vivono esattamente nel lusso. Le due parti della città sono unite dal ponte vecchio che collega anche simbolicamente passato e presente.
Una visita per le strade della città vecchia di Skopje, conosciuta come Casija, è d’obbligo. Qui si trova il più grande bazar dei Balcani. Vagate senza meta per un po’ e sicuramente sarete sorpresi da quanti orefici e negozi di vestiti troverete lungo la strada principale. Qui le donne più anziane portano un velo che copre i capelli, ma non la faccia.
Ma la meta più turistica della Macedonia è sicuramente Ohrid: una bellissima città situata nel lago omonimo. In passato c’erano 365 chiese, una per ogni giorno dell’anno. L’acqua di questo lago è incredibilmente cristallina e non stupisce che Tito vi abbia costruito una residenza estiva.
Ohrid è uno dei laghi più antichi d’Europa e sicuramente uno dei più limpidi: nonostante sia circondato da villaggi, l’acqua è trasparente come nei laghi Alpini. E’ anche uno dei più profondi arrivando a circa 300m.





Volare con la Wizzair è il modo piu facile e conveniente per raggiungere la capitale (da Venezia Milano e Roma)

martedì 3 aprile 2018

Giordania

Mi piace raccontare di un viaggio che non potro' fare perchè mio marito ha inserito questa metà nella lista nera dei luoghi ad alto rischio.
Peccato, io ci andrei tanto volentieri perchè per me rientra nei posti incantati, di una bellezza strepitosa....

Cosi scrisse LAwrence D' Arabia " 

"Petra è il più bel luogo della terra... non per le rovine, ma per i colori delle sue rocce tutte rosse nere con strisce verdi e azzurre. Non saprai mai cos'è Petra in realtà, a meno che tu non ci venga di persona"
 
La Giordania è ricca di siti archeologici, ma la regina dei tesori nazionali è la sconvolgente “città rosa” di Petra, oggi dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Per tutelare il sito tutte le strutture turistiche sono situate nella città di Wadi Musa, vicino all’entrata di Petra.
Molto del fascino di Petra deriva dalla sua collocazione spettacolare nelle profondità di una stretta gola nel deserto. Dall’ingresso principale potete entrare nella voragine, o siq, che spaccò in due la roccia in un terremoto preistorico. Camminando fra le pareti rocciose, che si elevano fino ad 80 metri, passerete davanti ad iscrizioni in linguaggi antichi e a stanze scavate nelle spirali d’arenaria.Il monumento più famoso di Petra, il Tesoro, compare in modo teatrale al termine del siq. Utilizzata per la sequenza finale del film Indiana Jones e l’Ultima Crociata, questa gigantesca facciata è soltanto il primo fra i segreti di Petra.
Molti sentieri e salite rivelano, letteralmente, centinaia di tombe scavate nella roccia, facciate di templi, sale funebri e bassorilievi, abbastanza per farvi rimanere qui per molti giorni. Scoprirete anche il teatro da tremila posti risalente all’inizio del I secolo d.C.; un palazzo tombale in stile romano, un gigantesco Deir (monastero) del I secolo. Un piccolo santuario commemorativo della morte di Aronne, il fratello di Mosé, fu costruito nel XIII secolo dal sultano mammalucco sul Monte Aronne (Jabal Haroun) nella catena Sharah. Questi panorami raggiungono il massimo del fascino la mattina presto e il tardo pomeriggio, quando il sole conferisce calde sfumature alle pietre multicolori, e potete così ammirare la bellezza di Petra come la vide Burckhardt nel 1812. Quando egli compì il suo viaggio la strada era lunga e difficile, mentre oggi poche ore di guida da Amman vi permettono di raggiungere questa destinazione indimenticabile.
Naturalmente la principale attrazione di Petra è la città stessa. Una visita di un giorno è il minimo, ma una settimana intera non basterebbe a vedere tutto. Cartine e itinerari eccellenti sono in vendita all’ingresso di Petra, oltre alle guide disponibili a condurvi alla scoperta della città. Potete affittare un cavallo per arrivare all’ingresso del siq (a circa un chilometro dall’entrata principale). Carrozze trainate da cavalli sono a disposizione per una gita dall’ingresso principale alla fine del siq. 
Dopo aver visitato il siq, dentro la città vera e propria, affittate un asino o, se siete più avventurosi, un cammello – è più semplice di quanto si possa pensare, ed è anche sorprendentemente comodo! Soprattutto ricordatevi di prenderla con calma: Petra è un sito molto ampio e può richiedere anche qualche scalata piuttosto ripida! Da non perdere anche il Museo Archeologico di Petra, dentro al sito, che ospita un’ampia collezione di ritrovamenti di Petra.
 
 Il Wadi Rum è’ il più grande e magnifico panorama sui deserti della Giordania, ma certamente non l’unico. La Giordania è attraversata in tutti i sensi da innumerevoli valli di straordinaria bellezza, dalle dune a lama di coltello di Wad Arabah alla riserva naturale di Wadi Mujib. I veri camminatori saranno attratti dal Wadi Rum, dove i dislivelli possono arrivare a 1750 m, ma anche gli altri possono godersi facili passeggiate tra colline e canaloni. I turisti più avventurosi preferiranno una passeggiata a dorso di cammello o una notte sotto le stelle in una tenda beduina. I naturalisti saranno attratti dal deserto in primavera, quando le piogge rendono verdi le colline e portano un’esplosione di 2000 specie di fiori selvatici: anemoni rossi, papaveri e il bellissimo iris nero, il fiore nazionale della Giordania.Non sono molti i beduini giordani che vivono tutt'ora nel deserto, quelli rimasti seguono lo stile di vita e le tradizioni dei loro antenati. Durante il viaggio si avrà la possibilità di scrutare negli infiniti spazi desertici le loro tende basse e nere e i loro cammelli da soma. Molti viaggiatori sostengono che dividere il pasto o prendere un the con tali abitanti del deserto sia l'esperienza più memorabile e significativa dell'intero viaggio.