St Ives è forse il villaggio più rinomato della regione. È la prima tappa che
non può mancare in un viaggio in Cornovaglia. Cercate di arrivare nel
pomeriggio presto, con la bassa marea e le barche arenate nella sabbia;
la spiaggia è molto lunga e l’acqua limpidissima. All’avanzare dell’
alta marea,
la spiaggia pian piano si ritrae e le barche dei pescatori si sollevano
sull’acqua: uno spettacolo da non perdere. A ciò aggiungete la cornice
delle villette tipiche inglesi che costellano il lungomare: davvero
unico. La cittadina in sé è davvero peculiare: le viuzze che salgono e
scendono, le
bakeries (panetterie) tradizionali che vendono
cupcake
e dolciumi tipici, vasi di fiori ovunque. Insomma, anche se davvero
molto turistica, St Ives è la meta numero uno della Cornovaglia. Non c’è
dubbio, toglie il fiato.
Cornovaglia, St Ives: bassa marea
Le più ‘inglesi’: Marazion e St Michael Mount Questo St Micheal Mount vi ricorderà il ben più celebre
Mount Saint Michel:
e non a torto! Anche il St Michael Mount è raggiungibile a piedi, se
c’è bassa marea, ma diventa un’isola con l’alta marea. Se ci capitate in
un momento di bassa marea, dalla riva è chiaramente visibile il
sentiero di sassi che porta all’isola. Tra vedere Marazion (delizioso
villaggio tipico) e il St Michael Mount con il sole oppure con la
pioggia, vi è una grossa differenza. In una giornata piovosa, dirigetevi
altrove: semplicemente non è la stessa cosa.
Mini van a St Ives, Cornovaglia
Scogliere a Land’s End, Cornovaglia
Land’s End Land’s End è il
punto più ad ovest di tutta l’Inghilterra.
Scogliere a picco sul mare, verde ovunque e conigli selvatici:
imperdibile. Altamente suggerito venirci al tramonto, magari dopo una
giornata alla spiaggia! A circa un miglio dalla costa c’è un faro
chiamato
Longships Lighthouse, che risale al 1971 e fu eretto
sul più grande degli isolotti che compongono in mini arcipelago di
Longships Rocks. Il faro, alto in origine 24m, fu “allungato” a 35 con
la grande piattaforma sulla cima (sulla quale oggi possono atterrare gli
elicotteri) dal momento che le frequenti mareggiate soffocavano la
lanterna del faro.
Newquay e Crantock Beach Newquay è una deliziosa cittadina molto
popolare tra i surfisti
– una competizione importante nel mondo del surf, la “The Relentless
Boardmasters” ha luogo in agosto. Meno turistica di St Ives, fate un
giro tra le stradine del centro e sulla spiaggia e poi dirigetevi su
Crantock Beach per scovare l’iscrizione nella roccia. Per le famiglie, a
Newquay è anche presente un Sea Life Aquarium, proprio sul lungomare.
Dove si trova l’iscrizione di Crantock Beach: appena entrate sulla
spiaggia, andate a sinistra e dirigetevi verso le scogliere/caverne.
L’iscrizione si trova in una di queste e si tratta di una poesia
dedicata ad una fanciulla che (la leggenda narra) morì trascinata via
dall’alta marea, mentre cavalcava sulla spiaggia.
Bodmin Moor Bodmin Moor è un’
area incontaminata della Cornovaglia settentrionale,
il “tetto della Cornovaglia”. A parte le straordinarie bellezze
naturalistiche, la brughiera di Bodmin Moor si distingue per i suoi
“tor”, ovvero strutture granitiche dalla forma peculiare, levigata dal
vento nel corso di migliaia di anni. Il più famoso dei tor è il
Cheesewring, così detto perché la forma ricorda vagamente una pressa che
veniva usata ai tempi per fare il formaggio. La Dozmary Pool invece è
un lago di origine glaciale dove la leggenda narra riposi Excalibur, la
spada di Re Artù.
Tintagel e St Nectar’s Glen Ci avviciniamo alla costa, in un villaggio medioevale
dove il tempo sembra essersi fermato: Tintagel. Il paese è famoso come luogo di nascita di Re Artù e il castello, chiamato appunto
King Arthur’s Castle
(o Tintagel Castle, che dir si voglia), è visitabile – anche se ormai
si tratta solo di poche rovine: ne si intuisce però l’antico splendore e
non vi resta che usare la vostra fantasia. Non dimenticate di visitare
anche la Merlin’s Cave, la caverna di Merlino, sempre nei pressi del
Castello. Quest’area della Cornovaglia è puntellata di luoghi connessi
alla leggenda di Re Artù, ma sarebbe tuttavia ingiusto dire che antiche
rovine siano l’unica attrazione di questa zona, ricca di bellezze
naturali. Iniziamo con la splendida Castle’s Beach, una delle spiagge
più celebri della Cornovaglia: si tratta di una spiaggia di ciottoli
dall’acqua cristallina, nella quale si trova appunto la caverna di
Merlino.
Da non dimenticare inoltre è la zona boschiva di St Nectar’s Glen, dove potrete incontrare la spettacolare
cascata a St Nectar’s Kieve,
alta 18 metri, la quale è diventata una specie di luogo sacro per
molti; nei pressi della cascata infatti potrete osservare tanti altarini
e nastrini, fotografie e poesie, quasi a mo’ di altare giapponese.
English Riviera, Plymouth ed Exeter Ci spostiamo in
Devon a visitare un’altra zona caratteristica, ovvero la cosiddetta
“English Riviera”, che è pure il titolo di un album dei Metronomy. La
English Riviera è costituita dal delizioso insieme dei
villaggi di pescatori di Torquay, Paignton e Brixham, a circa un’oretta da Exeter. I paesini danno sul golfo di Tor Bay e Torquay è stato il
paese di nascita di Agatha Christie,
la quale adorava questa parte d’Inghilterra – e come darle torto? Il
clima mite e le spiagge la fanno sembrare tutto tranne che Inghilterra,
se non fosse per i tipici e deliziosi cottage colorati.
Dartmoor National Park Situato nella stessa zona della “English Riviera”, questo parco nazionale è sicuramente famoso per i
pony selvaticiche
scorrazzano liberi, oltre che per i minuscoli e caratteristici borghi,
in cui per altro è possibile alloggiare per un’esperienza più completa
della brughiera. Se Bodmin Moor è famoso per i suoi tor, il Dartmoor è
famoso per i menhir, monoliti risalenti all’età della pietra, che per
altro sono anche presenti in alcune zone dell’Italia e dell’Europa. I
locali le chiamano “standing stones” oppure “long stones”.
Per finire, non perdetevi il nostro articolo su
cosa mangiare in Cornovaglia, per farvi venire l’acquiline in bocca :) e
qualche dritta su dove dormire in Cornovaglia.
Arrivare in Cornovaglia. Per arrivare in questa
punta remota bisogna per forza passare dal Devon, un’altra regione dai
paesaggi mozzafiato. Newquay e Exeter hanno entrambi un aeroporto, ma
non esistono voli diretti per la Cornovaglia o per il Devon dall’Italia:
dovete fare scalo a Londra.
Il mezzo quasi obbligato per arrivare e muoversi in Cornovaglia e
Devon è l’auto. Da Londra, si arriva fino a Bristol prendendo la
M4 (Motorway 4) e poi si svolta sulla
M5 fino a Exeter.
Da Manchester o Liverpool è ancora più semplice: basta andare sempre
dritto. Scendete con la M6, attraversate Birmingham e continuate a
scendere sulla M5.
Una volta arrivati a Exeter, prendete la A30 e proseguite sempre
dritto, costeggiando il Dartmoor National Park, fino alla vostra
destinazione. La A30 arriva dritta fino a Penzance.
Crantock Beach, Cornovaglia, Inghilterra