Che viaggiatore sei? Ecco il tuo libro
Viaggiatore emotivo
Ovvero: come attraverso il viaggio e la sua mitologia uno scrittore
contemporaneo ci fa entrare nel suo universo intimo, ci parla dei suoi
amici, della moglie e dei figli. Dal diario al reportage, dalla lettera
al racconto, un’esperienza di vita che nasce da una passione narrativa
incastonata nelle realtà del mondo. Chicago, la Florida e la New Orleans
del post-Katrina. E ancora New York e la California. Una vacanza
familiare a Courmayeur e un pezzo sull’Italia in forma di dialogo con il
figlio bambino, in cui si spiega che Venezia sprofonda per colpa
nostra. Il filo del racconto guida il lettore alla scoperta di Mosca,
Londra, Parigi, Lisbona e di nuovo in Italia: la Sardegna, il Trentino,
per approdare al Messico. Sempre sull’onda di mille suggestioni
culturali diverse. Da leggere: Viaggi e viaggetti. Finché il tuo cuore non è contento, di Sandro Veronesi.
Viaggiatore cittadino
Durante le vacanze usi parte del tempo a tua disposizione per
conoscere meglio il posto in cui vivi? Ecco un libro che ti aiuterà a
capire come fare. Un napoletano doc racconta, senza pudore e reticenze,
immagini del tutto inedite della sua città. Perché, per conoscerla bene,
bisogna avere il coraggio di guardarla dal di dentro e viverla per
quello che è. Una “controguida”, come ben recita il sottotitolo, in cui
l’autore ti guida in luoghi del tutto inusuali (un modernissimo garage
scavato nel cuore di una grotta, il mercato ittico, la stazione
marittima), ma sempre giocando sul filo del paradosso, dell’ironia, del
rovesciamento. Vale per Napoli, come per qualsiasi altra città desti il
tuo interesse. Da leggere: Non scendete a Napoli, di Antonio Pascale.
Viaggiatore romantico
Chi vive il viaggio prima di tutto come esperienza di contatto con
altre persone. È il viaggiatore che si lascia coinvolgere, si identifica
con le persone e con la loro storia, per poi tornare a casa con il
bagaglio di un’esperienza da raccontare e condividere. Se sei un
viaggiatore di questo tipo, la storia della giovane reporter norvegese
che diventa per quasi un anno “la figlia bionda” di Sultan, ospite nella
sua casa e testimone di amori proibiti, crimini, punizioni, ribellioni
giovanili e ingiustizie, è il libro giusto per te. Il resoconto di
un’esperienza straordinaria, la voce di un popolo che cerca di
risollevarsi dopo la guerra, i sogni di riscatto che squarciano il buio
di una società in lotta per la sopravvivenza. Da leggere: Il libraio di Kabul, di Åsne Seierstad.
Viaggiatore avventuroso
A chi si mette in viaggio con il minimo bagaglio indispensabile e
molto spirito di avventura consigliamo invece un libro sul Tibet, paese
remoto e misterioso spesso percepito come il luogo per antonomasia della
pace e dell’introspezione, della ricerca interiore. Nell’immaginario
occidentale, il Tibet è associato al volto del Dalai Lama o a film come Sette anni in Tibet.
Le cose non stanno esattamente – o non solo – in questo modo, però.
L’autrice ricostruisce i processi storici, politici e sociali che hanno
modellato nel corso dei secoli la complessa e affascinante cultura
tibetana e si rivolge soprattutto a un pubblico non specialista, ma
curioso di conoscere una delle civiltà più suggestive dell’Asia. Da
leggere: Nel paese delle nevi, di Chiara Bellini.
Viaggiatore introspettivo
Se sei un camminatore instancabile non puoi fare a meno di lasciarti
accompagnare da questo libro singolare, dalla cui lettura uscirai
sicuramente rinfrancato nelle tue convinzioni. Il mondo è
silenziosamente percorso da camminatori. Individui che camminano per la
loro felicità, oltre che per andare da un luogo all’altro. Come l’autore
di queste pagine: per lui camminare, pensare, scrivere fanno parte di
uno stesso ciclo vitale che si ripete incessante nel suo destino. Che si
tratti di camminare per una città come Parigi, della dolce campagna
norvegese o dei sapori forti della Turchia, il viaggio inizia con un
imperioso richiamo interiore. Da leggere: Camminare. Dappertutto (anche in città), di Tomas Espedal.
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