La Scarzuola è una città -teatro, concepita
dall’architetto milanese come la sua personale versione di quel concetto
tanto immaginato, e raramente messo in pratica, di ‘città ideale’, che
architetti e artisti hanno fatto proprio sin dagli albori dell’umanità e
in particolare durante il Rinascimento. Un agglomerato praticamente
perfetto, l’utopia fatta urbanesimo, che Buzzi ha identificato in una
costruzione che equivalesse ad una grande scenografia teatrale.
Sono infatti diversi i ‘teatri’ che, addossati e incastonati l’uno
sull’altro, compongono La Scarzuola, espressioni di esperienze
artistiche e architettoniche di un passato glorioso che si ispirano
esplicitamente a Villa Adriana Villa d’Este, l’Acropoli e i suoi edifici più maestosi, Bomarzo.
Tutti questi ambienti vengono ripresi dal progetto di Buzzi
intrecciandosi, avvolgendosi l’uno sull’altro grazie a passaggi
labirintici, scale, camminamenti a spirale, anfiteatri, colonnati,
torri, tutti riuniti sotto una visionaria scenografia che riprende i
modelli di grandi architetti come Palladio.
La
‘città ideale’ di Buzzi prende forma tra il 1958 e il 1978, ma rimane
volutamente incompiuta. Sorge su un terreno acquistato dall’architetto
milanese negli anni ’50, sul quale si dice San Francesco d’Assisi avesse
dimorato. Negli anni in quel punto sorse una chiesa e quindi un
convento, fino a che Buzzi lo trasformò nella 'città ' che ancora oggi è
possibile visitare previa prenotazione Si trova in località Montegabbione, provincia di Terni, ed è un’interessante alternativa agli itinerari classici dell'Umbria per immergersi in un mondo surreale e magico.
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